
Gloria De Salve
Artista precariaPrecarious artist
“Un pennello prestato alla quotidianità” così Gloria De Salve ama definirsi.
Artista dalle variegate sfumature spazia dal concettuale al figurativo.
Diplomata alla scuola d’arte prosegue i suoi studi a conclusione dei quali ottiene
il titolo di dottoressa in storia dell’arte moderna e contemporanea.
“Artista precaria” è una ulteriore definizione che dà di sè stessa;
strappa istanti al tempo per raccontare le sue giornate e i suoi stati d'animo
emigrandoli su tela, e non solo, a suon di pennellate.
Le sue opere non fanno altro che scuotere “dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” (P.Picasso).
La vita è fatta di incontri piccoli e sorprendenti: una vecchia rivista trovata tra i banchi della
fiera antiquaria rappresenta un bagliore tra i pensieri aggrovigliati di un’artista che già sa cosa farne.
L’istante esatto della scoperta rievoca alla mente immagini che, combinate grazie
all’uso di tecniche semplici, si inseriscono prepotenti nel flusso del quotidiano vivere.
Dalla semplicità alla sperimentazione, potremmo definire questo il percorso che l’artista compie.
È possibile osservare infatti come oltre a materiali in disuso utilizzi un supporto per
le sue composizioni non convenzionale: la carta gelso. I colori e le forme si fondono e
confondono con strade di carta, come fossero vita, storia, che fluisce dentro e fuori.
Trapela la necessità di intervenire nel mondo in qualsiasi modo, utilizzando e trasformando frammenti,
detriti di carta e ogni altro materiale, raccolto e archiviato nella artistica-mente.
Il consumo fittizio, il mutismo che opprime, l'industria culturale, l'inerzia di un
abbraccio, la metamorfosi degli insonni: sono questi i temi affrontati
dall'artista. L'arte diviene strumento di denuncia sociale; ci si trova a riflettere,
perfino a ridere, un riso amaro.
"Il sogno è una fabbrica dove una sterminata moltitudine si affaccenda inoperosamente
per continuare a farci, disfarci e rifarci."
(Massimo Filippi - Frammenti di liberazione animale)
"Il baccano degli acquari è il silenzio che opprime, un mutismo a cui corrisponde anche l'inerzia di un singolo abbraccio.
Il tentativo di emergere da chi segue la corrente.
Trattengo il respiro come se fossi in fondo al mare, per riemergere basterebbe un respiro.
Ma in fondo chi sono io? Sono un'impopolare anguilla in un acquario di pesci rossi."
(Gloria De Salve)
"Metamorfosi degli insonni è uno stadio dell'anima che si ripercuote nel sociale,
nella condizione dell'essere sospeso tra sogno e realtà; metamorfosi è prendere coscienza di se stessi
per costruire quel trampolino di lancio che ci farà piombare nella vita; è quel cambiamento che
rimanendo chiuso nell'anima diviene trappola."
(Gloria De Salve)